Piero Castiglioni: La Luce come Materia, il Design come Artigianato

Un viaggio tra innovazione, etica ed estetica attraverso la visione illuminata del maestro dell'illuminazione.

In una nuova puntata della rubrica video-interviste di ARounDesign, abbiamo avuto il privilegio di incontrare Piero Castiglioni, maestro dell’illuminazione e figura iconica del design italiano. Con oltre 50 anni di carriera alle spalle, Castiglioni ha rivoluzionato il modo di concepire la luce, trasformandola da semplice elemento tecnico a materia viva e integrata nell’architettura. Dalla sua filosofia progettuale alle sfide tecnologiche e ambientali, Castiglioni condivide il suo approccio unico che unisce artigianato, innovazione e rispetto per l’etica del design.

Il fascino della luce nuda:

Castiglioni inizia il suo racconto parlando di un’epoca in cui la professione dell’impiantista era agli albori e l’illuminazione cominciava a sperimentare con nuove tecnologie come le lampade alogene. La sua intuizione di lasciare la lampada “nuda” ha segnato una svolta: “Negare una cosa significa spesso affermarla,” racconta. Questa visione minimalista pone la luce al centro, permettendo alla sorgente stessa di diventare protagonista senza il filtro degli apparecchi tradizionali.

La luce al servizio dello spazio:

Per Castiglioni, la luce non è arte ma artigianato, un lavoro che nasce dalla connessione profonda con i materiali, gli spazi e le esigenze del committente. “Siamo camerieri o forse maggiordomi,” spiega con modestia, sottolineando l’importanza di servire il progetto attraverso un’illuminazione che valorizzi e armonizzi l’ambiente.


Dai grandi progetti ai LED:

Tra i progetti più significativi della sua carriera spicca il Museo d’Orsay a Parigi, dove la luce è stata usata per dialogare con l’architettura esistente senza essere invadente. “L’architettura è diventata l’apparecchio di illuminazione stesso,” afferma Castiglioni.

Con l’avvento dei LED, l’illuminazione è entrata in una nuova era: sorgenti più sostenibili e versatili hanno permesso di ripensare gli spazi e i modi in cui li abitiamo. “La tecnologia non è solo tecnica, ma un agente di cambiamento culturale,” sottolinea.


Etica ed estetica nel design:

Uno dei concetti chiave della filosofia di Castiglioni è che “l’etica precede sempre l’estetica.” Questa convinzione, presente anche nel suo libro monografico, guida ogni progetto come un principio morale che mette al primo posto il “cosa” e il “come” realizzarlo. Per lui, il design è un processo che coinvolge responsabilità, rispetto per l’ambiente e attenzione alla sostenibilità.


Consigli per le nuove generazioni:

Ai giovani designer, Castiglioni offre un consiglio semplice ma fondamentale: imparare a osservare. “Osservare permette di immaginare,” afferma, sottolineando come l’osservazione sia alla base di ogni innovazione. Inoltre, invita i professionisti del futuro a sfruttare le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, come strumenti per migliorare i processi creativi senza mai perdere di vista il valore umano del design.


Conclusione:

Piero Castiglioni rappresenta un esempio luminoso (è il caso di dirlo) di come tradizione, innovazione ed etica possano fondersi in una visione del design che guarda al futuro senza perdere il contatto con il passato.
Per approfondire la sua filosofia progettuale, non perdete la video-intervista completa su ARounDesign, il punto di riferimento per chi vive e lavora nel mondo del design.

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