Architetto e designer visionario e innovativo, Verner Panton ha contribuito a scardinare i canoni del design scandinavo a partire dagli anni ’60. Nato nel 1926 a Brahesborg-Gamtofte sull’isola di Fünen, in Danimarca, si laurea in architettura all’Accademia Reale delle Arti di Copenhagen nel 1951. Inizia la sua carriera lavorando per l’affermato architetto Arne Jacobsen, ma la sua natura irrequieta lo spinge a viaggiare attraverso l’Europa, in un furgone trasformato in studio mobile. Tornato in Danimarca, nel 1958, Panton mette a frutto l’esperienza maturata durante il suo viaggio con il progetto di rinnovamento del ristorante Kom-igen, gestito dai suoi genitori. L’uso di colori vivaci, con la predominanza del rosso, la suddivisione della sala principale attraverso un sistema di pannelli pensili realizzati con un tessuto a motivi geometrici, e la creazione della seduta Cone, dalla futuristica e scultorea forma a cono, fecero scalpore, in un contesto allora dominato da un’estetica minimalista, fatta di materiali naturali e colori chiari. Il progetto suscitò l’interesse dell’azienda danese Plus-Linje, che mise in produzione la Cone Chair, realizzata in 5 tonalità di rosso, cui si aggiunsero la Wire Cone Chair, con struttura in acciaio, la Heart Cone Chair, lo sgabello Cone Footstool e il tavolo Cone Table.Come spesso accade ai precursori di un nuovo stile, Panton faticò ad affermarsi nel settore, almeno fino a quando la rivista danese di arredamento Mobilia non pubblicò le sue creazioni, nel 1961, anno che segna una svolta nella carriera del designer. Nel 1967 viene realizzata la celebre S Chair, meglio conosciuta come Panton Chair, con l’innovativa tecnica di stampaggio ad iniezione in un unico pezzo, una sedia-scultura che Panton aveva ideato già alla fine degli anni ’50, ma all’epoca tecnicamente irrealizzabile. Il linguaggio di Verner Panton si distingue per un uso spregiudicato del colore, per le atmosfere psichedeliche e le forme fluide e scultoree. Manifesto della sua visione ottimistica del futuro, nel quale il buon design è accessibile a tutti, resta la mostra Visiona 2, organizzata dalla Bayer in occasione della Fiera del Mobile di Colonia del 1970.Lungo la sua carriera, Verner Panton ha collaborato con diversi marchi di design, come Vitra, Fritz Hansen, Ikea, Swatch, per i quali ha creato installazioni e oggetti di design straordinari come le Flying Chair e le lampade della serie Fun per Verpan o la serie di lampade Panthella per Louis Poulsen. Panton è stato impegnato anche in progetti architettonici, tra i quali possiamo citare alcune aree della sede di Amburgo dello Spiegelverlagshaus (1969), gli uffici della Gruner & Jahr, sempre ad Amburgo (1974), e gli uffici della Erco a Londra (1997). Numerosi anche i premi e i riconoscimenti ricevuti, tra cui l’International Design Award nel 1963 e la Croce di Cavaliere dell’Ordine di Dannebrog, conferitogli dalla regina di Danimarca nel 1998, anno della sua morte.
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