Venini è una storica manifattura dioggetti in vetro di Murano, in particolare divasielampade, fondata nel 1921 dall’antiquario veneto Giacomo Cappellin e dall’avvocato milanese Paolo Venini. Per Venini hanno disegnato artisti del calibro di Carlo e Tobia Scarpa, Gio Ponti, Tommaso Buzzi, Tyra Lundgren, Tapio Wirkkala, Fulvio Bianconi e Massimo Vignelli, oltre allo stesso Paolo Venini. Negli anni più recenti, ai nomi che hanno fatto la storia del design, si sono affiancati quelli di progettisti contemporanei come Fabio Novembre, Luca Nichetto, Gaetano Pesce, Matteo Thun, Atelier Oï, Studio Job, Emmanuel Babled, Harri Koskinen, Diego Chilò, Ronan e Erwan Bouroullec e Leonardo Ranucci. Il pezzo più famoso è sicuramente ilvaso in vetro soffiato a mano Fazzoletto, disegnato nel 1948 da Fulvio Bianconi e Paolo Venini, ancora oggi lavorato manualmente dai maestri vetrai dell’azienda nella fornace di Murano. Da oltre cinquant’anni, il Fazzoletto di Venini è esposto in diversi musei ed è parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Ancora oggi la fornace di Venini è l’unica in grado di realizzare centoventicinque colorazioni di vetro, e le sue creazioni sono entrate a far parte delle collezioni permanenti di musei come il Metropolitan Museum e del MOMA di New York, la Fondazione Cartier di Parigi, il Victoria and Albert Museum di Londra e le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Dal 2016 la società è controllata dalla famiglia Damiani, già a capo dell’omonimo brand internazionale di alta gioielleria.La storia di Venini e dei suoi designerL’azienda nasce nel 1921 nell’isola di Murano con il nome di “Vetri Soffiati Cappellin Venini & C” e con la collaborazione del pittore Vittorio Zecchin in qualità di direttore artistico. Dopo lo scioglimento del sodalizio con Giacomo Cappellin, nel 1925, Paolo Venini fonda la propria azienda Venini & C. dirigendola personalmente fino alla sua morte nel 1959 e assumendo come socio e direttore artistico lo scultore Napoleone Martinuzzi. In questi anni l’azienda rinnova la propria identità abbandonando la riproposizione di vecchi disegni in favore di nuovi modelli di design, spesso a firma dello stesso Venini come il famoso vaso Diamante. Alla fine degli anni ’20 il fratello di Paolo Venini, Franco, entra a far parte dell’azienda come ricercatore chimico creando colori unici che i concorrenti non erano in grado di eguagliare. Negli anni ’30 disegnano per Venini rinomati artisti, architetti e designer come Carlo Scarpa, Tommaso Buzzi e Tyra Lundgren. Nel 1932 Tommaso Buzzi e Carlo Scarpa subentrano a Martinuzzi alla direzione artistica di Venini & C., (carica che Buzzi manterrà solo per un anno, firmando le serie Laguna e Alga e alcuni animali molto insoliti).Carlo Scarpa, invece, manterrà una proficua collaborazione con Venini per dieci anni, disegnando alcuni dei classici più noti e introducendo nuove superfici in vetro – battuto, molato, inciso, corroso, ‘a murrine’ – e nuove tecniche di colorazione. Parallelamente Tyra Lundgren, la prima artista freelance della vetreria Venini, ha creato diverse serie che incorporano uccelli, pesci e foglie. Negli anni ’40 la creazione di nuove serie viene interrotta dalla guerra da cui l’azienda si riprese con l’intervento diGio Pontiche nel 1946 disegna diverse serie, tra le quali la coloratissima serie a canne (fusione di spesse canne di vetro) e le sue famose bottiglie a spirale. Nel 1948, Fulvio Bianconi inizia a lavorare presso la vetreria Venini, dando un grande impulso alla ripresa postbellica dell’azienda, a cui rimarrà legato fino agli anni Novanta. Se i progetti di Carlo Scarpa incarnano l’eleganza classica, quelli di Fulvio Bianconi rappresentano la creatività più esplosiva. Oltre al vaso Fazzoletto, Bianconi firma i vasi Pezzato, Scozzese, Forato e Fasce. Dal 1980 in poi molti artisti hanno disegnato per Venini, tra cui Laura e Alessandro Venini (figli di Anna Venini), Tapio Wirkkala, Massimo Vignelli, Dale Chihuly, Richard Marquis, Timo Sarpaneva,Alessandro Mendini, Toots Zynski,Ettore SottsasseGae Aulenti.Venini cento anni dopoL’azienda, che nel 2021 festeggia il centenario dalla fondazione, è attenta al panorama del design contemporaneo e persegue collaborazioni con architetti, designer e artisti di fama internazionale. Tra le ultime collezioni presentate dal brand ci sonoBlack Beltdell’architetto americano Peter Marino (2017), Where are my glasses? di Ron Arad (2018), Torcia di Mario Bellini (2018), Acqua e Contrasto di Michela Cattai (2019). Per celebrare l’anniversario l’azienda ha proposto tre nuove colorazioni (rosa cipria, verde rio e rosso sangue di bue, tutte disponibili nelle versioni trasparente e opalino) su alcuni prodotti che hanno fatto la storia di Venini, fra cui ilFazzoletto, ilBalloton, l’Opalino, ilLabuane ilDecò, ma anche leOdalischee iBattuti. A questi si aggiunge l’edizione limitata a cento pezzi dell’emblematico vaso Veronese che compie cent’anni, come la fornace.
nessuna attività sponsorizzata