Paolo Rizzatto nasce nel 1941 a Milano, dove si diploma al Liceo Ginnasio Giuseppe Parini e si laurea nel 1965 in Architettura al Politecnico seguendo i corsi di Franco Albini. Nel capoluogo lombardo apre il proprio studio in via Fiori Oscuri insieme ad Antonio Monestiroli e ad Adriano di Leo. Fin dai primi progetti Rizzatto dimostra di far parte di quella cerchia di progettisti che interpretano l’architettura come impegno civile, espressione concreta dello spirito del proprio tempo, rispondendo a problemi reali e quotidiani. Nella monografia scritta da Riccardo Salvi Paolo Rizzato. Esercizi di metodo (Franco Angeli Edizioni, 2017) Rizzatto stesso afferma: “applico al progetto di design le stesse norme che governano il progetto di architettura; cambiano il punto di vista, le misure, il campo d’azione e quindi i parametri al contorno ma il metodo è lo stesso. La mia formazione e la mia pratica di architetto fanno sì che io utilizzi in continuazione il concetto di “composizione” che è alla base del mio modo di progettare: il disegno di un oggetto, così come la progettazione di un edificio, è soprattutto un fatto compositivo. Come nell’architettura, anche nel design entrano in gioco diverse componenti: storiche, tipologiche, funzionali, d’uso, formali, tecniche, economiche e commerciali. Queste componenti possono avere scale e pesi differenti, punti di vista variabili. Le relazioni tra le diverse componenti sono complesse per qualità ed infinite di numero. La ricerca progettuale è un continuo tentativo di fare chiarezza all’interno di ogni singola parte. Si cerca l’armonia delle parti fra loro e delle parti con il tutto”.L’opera di Rizzatto è varia e sposa ogni scala del progetto. Nel campo del design e del complemento d’arredo ha negli anni disegnato per Alias, Arteluce, Artemide, Alias, Cassina, Danese Milano, De Padova, Driade, Fiam, Flos, Ghidini 1961, Guzzini, Knoll, Kartell, Lensvelt, Luceplan, Molteni, Montina, Nemo, Philips, Poltrona Frau, Rotaliana, Segis, Serralunga, Simes, Thonet, Veneta Cucine e altri. Tappe importanti lungo il suo percorso, soprattutto nell’illuminotecnica, sono rappresentate nel 1973 dalla sua prima lampada (Modello 265) prodotta da Arteluce, l’azienda fondata nel febbraio del 1939 da Gino Sarfatti e Maurizio Tempestini, e nel 1978 quando fonda con Riccardo Sarfatti e Sandra Severi la società LucePlan, azienda multinazionale del settore illuminotecnico, che dal 2010 fa parte del gruppo olandese Philips. Ed è proprio grazie ad una delle sue lampade, la Lampada D7 disegnata per LucePlan insieme a Sandro Corbertaldo, che vince nel 1981 il primo di cinque Compasso d’Oro. I suoi lavori, visti come creazioni iconiche che hanno influenzato notevolmente il lavoro di altri design e architetti, sono inclusi nelle collezioni permanenti di numerosi musei e fondazioni tra cui Triennale di Milano, Museum of Modern Art di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, Musée des Arts Décoratifs di Parigi.Intensa è anche la sua produzione in campo urbanistico e architettonico, sia a livello nazionale sia internazionale, che include diversi concorsi come quelli per il quartiere Le Halles di Parigi e il Concorso Internazionale di Progettazione riguardante la sistemazione dell’Ambito Darsena di Milano, progettato con Edoardo Guazzoni (con cui condividerà lo studio dal 1989 al 2000), Sandro Rossi e Jean-François Bodin, la cui realizzazione si conclude ad aprile 2015 con l’inaugurazione dell’area, di circa 100.000 m², in concomitanza con l’apertura di EXPO. Rizzatto progetta anche lo showroom di LucePlan a Milano e negli anni si dedica all’allestimento di mostre ed esposizioni come: Around Photography con Gabriele Basilico a Milano, Exercises in Style a New York e Tokyo e Schweizer designer und… a Zurigo. In particolare partecipa alla Sesta edizione del Triennale Design Museum nel 2013 dove costruisce in una scena teatrale in cui i pezzi di produzione industriale di LucePlan si compongono in una armonica sinfonia e mostrano l’eredità culturale che il piccolo e funzionale apparecchio di illuminazione racchiude al suo interno.Paolo Rizzatto ha tenuto corsi e conferenze in vari istituti universitari (Columbia University New York, Politecnico di Milano, Cranbrook Center Detroit, Washington University Saint Louis, Architecture Institute Moscow, Università degli Studi Palermo, IUAV Venezia). E numerosi sono i premi conseguiti, tra i più importanti si ricordano: cinque Premi Compasso d’Oro (Lampada a parete D7 nel 1981, Lampada a terra Lola con Alberto Meda nel 1987, Lampada da parete Metropoli con Alberto Meda e Riccardo Sarfatti nel 1995, Lampada da lettura MIX con Alberto Meda nel 2008, Lampadario Hope con Francisco Gomez Paz nel 2011. Tutte le lampade furono prodotte per LucePlan); La Lampe d’Argent Sil, Parigi (1988); La Lampe d’Or Sil, Parigi (1990); Design Plus, (1992, 2006); Design Plus Ambiente, Francoforte (1992); Product Award Lighting Fair, New York (1992); European Community Design Prize, Amsterdam (1994); Red Dot Award Design Innovations, Essen (1994, 2010); Industrie Forum Design Prize, Hannover (1996); Good Design Award, Chicago (1999, 2010); Swiatlo, Varsavia (1999); Light of the Future Energy saving sources, Francoforte (2006); Premio dei Premi per l’Innovazione, Roma (2011).
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