Matteo Thun

Matteo Thun, il cui nome completo è Mathäus Antonius Maria Graf von Thun und Hohenstein, è un designer e architetto italiano, nato nel 1952 a Bolzano. Cresce in un contesto familiare particolarmente fecondo essendo i genitori i conti altoatesini Lene e Otmar Thun, fondatori nel 1950 a Castel Sant’Antonio dell’azienda Thun specializzata nella produzione di oggetti in porcellana e ceramica. A differenza del fratello minore Peter non segue l’azienda ma intraprende un percorso formativo che lo vede iscriversi prima all’Accademia di Salisburgo, dove ha come docenti gli artisti Oskar Kokoschka ed Emilio Vedova, e poi alla facoltà di Architettura di Firenze dove nel 1975 si laurea con l’architetto Adolfo Natalini. Dopo alcuni anni e un lungo viaggio negli Stati Uniti si trasferisce a Milano, dove nel 1980 inizia a lavorare nello studio Ettore Sottsass Associati con Aldo Cibic e Marco Marabelli. Nel 1981 fonda, con Ettore Sottsass Jr., Hans Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi e Michele de Lucchi, il gruppo Memphis, collettivo italiano di design e architettura attivo fino dal 1987 divenuto un brand internazionale, che si afferma sulla scena postmoderna degli anni Ottanta in opposizione alle tendenze minimaliste del design anni Settanta, da loro considerate senza personalità in opposizione a progetti caratterizzati dall’uso di colori brillanti e di linee audaci e un sapiente recupero del kitsch.Nel 1982 inizia a insegnare Design Industriale e Ceramica presso la Universität für angewandte Kunst (Università di arti applicate) di Vienna. Nel 1984 decide di fondare il proprio studio di architettura e design multiculturale con sede a Milano e a Monaco di Baviera dedicandosi alla progettazione, spaziando dall’architettura al design industriale fino alla comunicazione; il suo lavoro si caratterizza per l’approccio umanista, attento all’uso dei materiali e sempre rivolto ai valori della sostenibilità. Dal 2001 viene affiancato dal socio Antonio Rodriguez. Tra le opere di architettura realizzate si ricordano: la casa prefabbricata “O Sole Mio” del 1990; gli hotel di lusso Vigilius Mountain Resort sul Monte San Vigilio vicino a Lana in Alto Adige, il Side Hotel Hamburg ad Amburgo in Germania, il Waldhotel Health & Medical Excellence a Merano in Svizzera, il progetto per IntercityHotel, celebre catena di hotel tedesca, che Matteo Thun definisce esempio del “Three Zero Concept” in cui il fine è quello di applicare i principi di chilometro zero, zero waste, e zero CO2. Oltre a hotel e strutture per l’accoglienza, Matteo Thun firma progetti come: il Davines Village in collaborazione con Luca Colombo, sede e fabbrica dell’azienda italiana Davines alle porte di Parma, che si sviluppa su una superficie di 80.000mq e che coniuga bellezza e sostenibilità reinterpretando le forme rurali tradizionali della zona; e ancora l’ospedale pubblico specializzato in ortopedia Waldkliniken a Eisenberg in Germania, in cui ripensa il modo di realizzare i luoghi di degenza in armonia con il contesto circostante.Rifiutando l’idea che il design possa essere mero “gusto estetico” promuove un approccio “ZERO Design” ovvero perseguendo l’ideale di una forma al servizio della semplicità e della immediata intuizione d’uso da parte del fruitore. Fin dagli esordi con il Gruppo Memphis, per cui ha disegnato diversi oggetti, Matteo Thun è rimasto ancorato alle origini e soprattutto al disegno di ceramiche per interni, a partire dai primi lavori come i lampadari Santa Fe, Santa Ana e Santa Monica, il gruppo di contenitori e coppe della serie Nefertiti degli anni Ottanta fino alla tazzina disegnata per Illy in occasione del Salone del Mobile di Milano del 2019. Il suo lavoro spazia dalla rubinetteria ai divani, passando per luci e per le ceramiche: per Matteo Thun il design di prodotto deve riflettere l’anima del marchio e deve essere costantemente al servizio della quotidianità. Negli anni Novanta viene chiamato alla direzione artistica di Swatch; parallelamente collabora con numerose aziende, tra cui: Alessi, Antrax, Artemide, Baxter, Bulgari Orologi, Campari, Casamania&Horm, Désirée Divani, Driade, Duravit, Ethimo, Falper, Fantini Rubinetti, Geberit, iGuzzini, Inda, iSimar, Jaquar, Klafs, Lavazza, Leucos, Olimpia Splendid, Panzeri, Raspel, Riva 1920, Simes, Tiffany, Valli&Valli, Venini, VitrA Bathrooms, Wittmann, Zucchetti. E non manca la collaborazione con l’azienda di famiglia Thun.Matteo Thun riceve tre volte il Compasso d’Oro dell’ADI per l’Eccellenza nel Design nel 1987, 1989 e 1991; nel 2010 ritira il Wallpaper Design Award. Vince il Good Design Award 2011 per Onto, Duravit, il Simon Taylor Award 2011 alla Carriera della rivista Designer e il Green Good Design Award 2011 per Isy System, Zucchetti. Nel campo dell’architettura e del design d’interni, il suo Side Hotel di Amburgo viene nominato Albergo dell’Anno nel 2001, il rifugio di montagna Vigilius vince il Wallpaper Design Award nel 2004 e nel 2005 il Radisson SAS di Francoforte è decretato il miglior albergo aperto nell’anno dai Worldwide Hospitality Awards. Nel 2007 riceve il Prix Acier Construction per la Hugo Boss Strategic Business Unit in Svizzera. Nel 2004 Matteo Thun è ammesso alla Interior Hall of Fame di New York ed è membro della RIBA, la Royal Association of British Architects.

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