Matteo Cibic

Matteo Cibic nasce nel 1983 a Parma. Si diploma nel 2001 in Inghilterra presso il KIAD, Kent Institute of Art and Design di Canterbury per poi laurearsi in Design al Politecnico di Milano nel 2004. Dopo aver svolto nel 2002 un tirocinio presso lo Studio Camuffo di Venezia e nel 2005 da Cibic Workshop (ovvero presso lo zio, il noto designer Aldo Cibic tra i fondatori del Gruppo Memphis) svolge un periodo di studio nel 2006 presso Fabrica a Treviso. Ha poi lavorato nello studio di design April, sempre a Milano, e nel 2009 fonda 10A, un laboratorio sartoriale che produce abbigliamento da uomo.Lo studio, che alterna la sede tra Vicenza e Milano, è impegnato nei campi del design del prodotto, della direzione creativa, nella realizzazione di progetti speciali e nello sviluppo di idee innovative per istituzioni culturali e per aziende internazionali. Vanta numerose collaborazioni con marchi come: Beck’s, Benetton Group (Fabrica), Bonotto Editions, Calligaris, Dodo Pomellato, Gallo Calze, Gas Jeans, HFC, Il Fanale, JCP Universe, La Rinascente, Lane Crawford, Marazzi, Miroglio Fashion Group, Moret, Mutaforma, Nespresso, Obag, PaolaC, Replay Jeans, Scarlet Splendour, Secondome Edizioni, Starbucks, Thun, Tim, Timberland, Jaipur Tappeti.Particolarmente proficua è la collaborazione con l’azienda Scarlet Splendour per la quale disegna numerosi prodotti caratterizzati da colori vivaci e forme spiazzanti, tra questi: la linea di divani e poltrone imbottite Duke; il mobile bar in compensato Madame Verdoux Peach; il comodino bombato The Kid Peach e lo scrittoio General Berry entrambi in legno con cassetti; la serie di mobile toilette Woman In Paris; lo sgabello a dondolo Nanook of the North Lime; la libreria autoportante componibile The Playhouse; la lampada da terra in ceramica The Five Bulb e ancora A Trip to the Moon, cassettiera in MDF e Ciuco, credenza in ottone. Ricca è la collezione di tappeti disegnata per Jaipur Rugs: tappeti fatti a mano in India, ispirati alle forme dell’architettura e ai colori della città di Jaipur. Per l’azienda JCP Universe firma una famiglia di arredi composta da divani, tavoli, sedie e madie. Nel campo del lighting design realizza per Il Fanale la linea di lampade Alma in vetro borosilicato.I suoi progetti si distinguono per l’approccio ironico e ludico, per il design antropomorfo e irriverente e per la trasversalità e per l’ibridazione tra forma e funzione. La sua produzione si distingue per l’uso di materiali e tecniche che spaziano dalla serialità industriale e dalle filiera hi-tech alla creazione di oggetti artigianali e artistici. Le sue opere sono esposte in musei, istituzioni e gallerie di tutto il mondo: dal Centre Pompidou di Parigi alla Biennale di Venezia, dallo Shanghai Museum of Glass al Mudac di Losanna, dal Saint Etienne Design Biennale al Triennale Design Museum di Milano. La sua ricerca è stata pluripremiata e pubblicata a livello internazionale. Nel 2017 ha ricevuto l’International Young Talent of the Year 2017 da Elle Decor. Nel 2019, presso il Palazzo Podestarile di Montelupo, si è tenuta la mostra “Matteo Cibic. Paradiso dreams” (con relativo catalogo) curata da Silvana Annichiarico.

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