Marset, brand spagnolo d’illuminazione, è un’azienda familiare che ha le sue radici negli anni Quaranta, quando Paco Marset apre un laboratorio di fonditura dei metalli nel quartiere de Les Corts, a Barcellona; negli anni Settanta l’azienda inizia a produrrelampade in metalloevetroe negli anni Novanta arriva la svolta. In pochi anni Marset diventa un punto di riferimento nel panorama europeo, e non solo, grazie a un grande occhio per i talenti locali, autori di lampade contemporanee, già diventate iconiche, e ad una ricerca costante dal punto di vista della tecnologia, con l’introduzione dell’uso della luce a LED, che a sua volta ha permesso nuove possibilità nell’industria dell’illuminazione.Le lampade Marset: i classici contemporanei del design catalanoNegli ultimi 15 anni Marset ha lanciato sul mercato molte lampade di successo, caratterizzate non solo da un design che si integra con diversi stili di arredo, ma che risultano anche funzionali, in grado di illuminare bene gli ambienti e di rendere più piacevole la vita di chi li abita.Discocó(2008) è una lampada a sospensione protagonista dell’ambiente anche da spenta, esuberante, che offre un’illuminazione diretta verso il basso e un’illuminazione riflessa, con diverse sfumature, verso i lati e verso l’alto, grazie a una serie di dischi specchianti interni.Pleat Box(2011) è invece in ceramica e la sua forma ricorda quella di una piega di tessuto. L’interno è smaltato in un bianco brillante o placcato in oro 24 carati.Cala(2012) è una lampada da terra dalla forma essenziale: il paralume lascia passare una luce calda e accogliente, mentre la struttura in legno di rovere (o in metallo) è leggera e resistente al tempo stesso, come un cavalletto da pittore. La lampada più conosciuta dell’ampia collezione Marset è forse laFuniculí, disegnata dal designer catalanoLluís Porquerasnel 1979 e ristampata in nuovi colori (e tecnologia LED) nel 2013: è leggera e compatta, può funzionare come lampada d’ambiente o come lampada a luce diretta, in base a come viene orientata. Disponibile in diverse dimensioni (da terra, da tavolo e da parete), permette di alzare e abbassare la sorgente luminosa lungo la doppia asta. La progettazione delle lampade Marset porta con sé un grande studio dei materiali e delle più moderne tecnologie in termini di illuminazione. Un esempio èBohemia(2019), una sospensione di grandi dimensioni, che sembra fatta di vetro soffiato, ed invece è di policarbonato. Si tratta di una lampada che sfida le apparenze, perché la sua forma organica e il colore del materiale non vanno ad interferire con la luce, che è quindi priva di contaminazioni cromatiche. Tra i modelli più recenti,Ambrosia(2021) è una reinterpretazione della tradizionale lampada tubolare, con un design tecnico e allo stesso tempo poetico: una linea di luce che interagisce con gli spazi, grazie alle tante configurazioni diverse rese possibili dal suo sistema modulare; ancheIhana(2021) è caratterizzata da una silhouette minimale, che la rende una lampada scultorea dalle forme grafiche, e dall’equilibrio tra rigidità della struttura e delicatezza della fonte luminosa.Marset e le prime lampade portatili a batteria ricaricabileMarset ha aperto la strada non solo all’uso della tecnologia LED, ma anche delle batterie ricaricabili, guidando e quindi anticipando una tendenza oggi molto presente nel mondo dell’illuminazione, quella dellelampade portatili. Si tratta di lampade di dimensioni contenute, maneggevoli e spesso colorate. L’assenza di filo le rende molto versatili, perché possono essere facilmente spostate da un ambiente all’altro della casa, in base alle esigenze del momento, e anche portare in balcone o in giardino, dove rendono l’atmosfera ancora più piacevole, nelle sere d’estate.FollowMe(2014) si può davvero considerare come la lampada pioniera dell’illuminazione portatile: il corpo luminoso opaco mima la forma di una lampada da tavolo, il manico in legno naturale o colorato la rende funzionale e bella, adatta per decorare la tavola in giardino o per creare degli angoli illuminati, a terra.Bicoca(2017) ha pochi anni, ma è già un’icona. È realizzata in policarbonato colorato, è portatile, maneggevole e senza fili: la sua forma è il risultato della sovrapposizione di figure geometriche, con una base fissa e uno schermo orientabile, che permette di dirigere la luce. Da un esperimento effettuato immergendo più volte nella vernice una lampadina accesa, è nataDipping Light(2019): quando è accesa, la luce filtra attraverso il colore, con un effetto molto affascinante; quando è spenta, la lampada si trasforma in una scultura di vetro multicolore, a cerchi concentrici, appoggiata su una base con finitura ottone o grafite. La forma di Chispa (2020) ricorda quella delle lampade da garage, con una griglia che racchiude la sorgente luminosa: può essere appesa e utilizzata anche come lampada outdoor, perché è resistente all’acqua.
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