Mario Marenco, nato il 9 settembre 1933 a Foggia e scomparso il 17 marzo 2019 a Roma, è stato una figura poliedrica del panorama culturale italiano, noto soprattutto per la sua carriera comica e radiofonica. Tuttavia, al di là della sua vena umoristica, Marenco ha avuto un’importante carriera come architetto e designer, ambito in cui ha dimostrato una grande creatività e originalità. Marenco si laureò in Architettura all’Università di Napoli, perfezionando poi la sua formazione a Stoccolma presso la Scandinavian School of Design, un’esperienza che influenzò profondamente il suo approccio al design. In seguito, lavorò presso diversi studi di architettura e design, acquisendo una vasta esperienza nel campo della progettazione.Nel 1960 fondò a Roma il proprio studio di design, Studio DEGW, insieme ad altri colleghi architetti. Questo studio divenne presto un punto di riferimento nel settore, grazie alla capacità di Marenco di coniugare funzionalità ed estetica in maniera innovativa. Tra i suoi progetti più noti si annoverano arredi e allestimenti per spazi pubblici e privati, dove la sua attenzione ai dettagli e la sensibilità verso i materiali e le forme si distinguevano per la loro originalità e modernità. Il suo lavoro come designer è stato sempre contraddistinto da un approccio giocoso e ironico, qualità che ritroviamo anche nelle sue creazioni di design. Marenco era in grado di infondere nelle sue opere un senso di leggerezza e sorpresa, elementi che lo resero un progettista molto apprezzato e rispettato dai suoi colleghi e dal pubblico.Nonostante il successo come designer, Marenco non abbandonò mai completamente il mondo dello spettacolo, che lo vide protagonista di trasmissioni radiofoniche e televisive come “Alto Gradimento” e “Quelli della notte”. Tuttavia, è proprio nell’architettura e nel design che Marenco lasciò un segno profondo, testimoniando come la sua creatività potesse esprimersi con forza in ambiti diversi ma complementari. Il suo contributo al design italiano è stato significativo e duraturo, influenzando generazioni di architetti e designer. Mario Marenco resta una figura unica, capace di far convivere in sé l’anima dell’artista, dell’architetto e del comico, lasciando un’eredità culturale e creativa che continua a essere apprezzata e studiata.
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