Marco Zanuso



Marco Zanuso nasce nel 1906 a Milano dove si laurea in Architettura nel 1939; dopo l’interruzione dovuta al conflitto bellico, avvia la sua attività di progettista spaziando dalla scala del prodotto industriale a quella dell’architettura, fino alla dimensione territoriale e urbanistica. I suoi incarichi all’interno di realtà come il CIAM (Congrès Internationaux d’Architecture Moderne), l’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), il MSA (Movimento di Studi per l’Architettura), l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e in riviste come Domus e Casabella lo rendono una figura chiave nel dibattito architettonico italiano del Secondo Novecento. In particolare Zanuso può essere considerato tra i padri fondatori del design industriale, tra i primi a occuparsi di industrializzazione del prodotto, di tecnologie e di nuovi materiali applicati al design.Nel ’56 contribuisce all’istituzione dell’ADI, divenendone presidente dal ’66 al ’69; realizza, in collaborazione con Alberto Rosselli, il premio Compasso d’Oro su disegno del grafico Albe Steiner. Tra gli anni ’50 e ’70 realizza diversi stabilimenti industriali, tra questi: la fabbrica Cedis a Palermo, le officine Necchi a Pavia, gli stabilimenti Olivetti (a Buenos Aires, San Paolo, Scarmagno, Crema e Marcianise), le fabbriche Brionvega a Casella d’Asolo e il complesso IBM a Santa Palomba. Negli stessi anni Zanuso è protagonista di un’ampia produzione di oggetti di design, gran parte condivisa con Richard Sapper con cui instaura un fruttuoso sodalizio dal 1956 al 1971. Molti di questi prodotti gli valgono il premio Compasso d’Oro: nel 1956 con la macchina per cucire superautomatica Mod. 1102 prodotta dai Fratelli Borletti; nel 1962 con il televisore Doney di Brionvega; nel 1964 con K1340, la seggiolina per bambini prodotta da Kartell; nel 1967 con Grillo, apparecchio telefonico realizzato per Siemens e infine nel 1979 con il ventilatore Ariante disegnato per Vortice Elettrosociali e con il controsoffitto per spazi aperti prodotto con Karl Steiner.Altri progetti celebri sono la poltrona in gommapiuma Lady prodotta nel 1951 da Arflex (azienda fondata da Pirelli nel 1948), il televisore Algol del 1964 e i radioricevitori TS 502 del 1965 che firma con Sapper per Brionvega, la poltrona Martingala del 1975 sempre prodotta da Arflex, le sedie Lambda di Gavina e 4999 di Kartell presenti nella collezione del MoMA di New York. Importante è il suo contributo per la storica mostra New Domestic Landscape promossa al MoMA nel 1972. Parallelamente all’attività di architetto e designer svolge presso il Politecnico di Milano attività didattica, insegnando Progettazione artistica per l’industria, Scenografia, Tecnologia dell’architettura e Disegno Industriale. Numerosi sono i riconoscimenti che attraversano la carriera di Zanuso, a partire dalla Medaglia d’oro alla VIII Triennale di Milano del 1947 (la prima di successive cinque) fino al Premio Compasso d’oro alla carriera ricevuto nel 1985. Importanti monografie gli sono state dedicate a cura di autorevoli critici e storici come François Burkhardt e Gillo Dorfles che contribuiscono a consacrare la figura di Zanuso alla storia del design industriale.

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