Designer francese nata a Parigi nel 1968, Inga Sempé è figlia d’arte: il padre, Jean-Jacques Sempé, è il disegnatore di Petit Nicolas (personaggio della letteratura per ragazzi molto amato in Francia) e autore di molte copertine del New Yorker; mentre la madre Mette Ivers è un’illustratrice di origini danesi. Nel 1993 si diploma all’ENSCI-Les Ateliers, Ecole Nationale Supérieure de Création Industrielle di Parigi, per poi studiare con Marc Newson (nel 1994); successivamente trascorre due anni presso l’agenzia di Andrée Putman (1997-1999), e dal 2000 al 2001 diviene borsista presso Villa Medici all’Académie de France di Roma. Sempre nel 2001 apre il proprio studio a Parigi, con il quale sviluppa una personale ricerca volta alla realizzazione di progetti audaci, anche se mai provocatori, che sfuggono alle mode minimaliste che caratterizzano il design contemporaneo.Tra le prime realtà con cui collabora ci sono le aziende italiane Cappellini, per cui progetta la grande lampada in tessuto di poliammide plissettato Grand Plissé (2002) ed Edra, con cui nel 2003 dà alla luce Brosse, un sistema di scaffali racchiusi da una spazzola industriale (nel 2015 ne uscirà una seconda edizione prodotta da Moustache). A queste collaborazioni seguono progetti per molte aziende scandinave, italiane e francesi come HAY, Ligne Roset, Wästberg, Magis, Alessi, LucePlan, Mutina, Røros, Moustache, Svenskt Tenn e Gärsnäs. I suoi progetti più noti sono: la poltrona Moël (2007) disegnata per Ligne Roset, una seduta che abbina la struttura in polimero termoplastico (ABS) al rivestimento svasato e avvolgente in tessuto trapuntato e imbottito; e la lampada Matin (2019) firmata per Hay, una lampada da tavolo versatile, romantica e contemporanea al tempo stesso, caratterizzata da una base discreta ed essenziale e un paralume plissettato e vivace. Un’altra lampada molto nota firmata Inga Sempé è la lampada da tavolo île di Wästberg (2016), ispirata alle classiche lampade a morsetto.Oltre ad arredi e luci, Inga Sempé si dedica anche alla ricerca sui tessuti, lavorando in collaborazione con aziende come Alcantara, per cui nel 2017 ha disegnato il tessuto fantasia Tara, composto da piccole linee che si toccano e talvolta si incrociano, ma anche con la stessa Ligne Roset, per cui nel 2016 ha disegnato il tessuto Sibelius, un insieme di punti e trattini intercalati, a volte collegati, in un ritmo irregolare. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti dalla designer francese ci sono il Grand Design Award della Città di Parigi, vinto nel 2002, e l’Elle DECO International Design Award del 2011. Nel 2003 le è stata dedicata una mostra personale al Museo delle Arti Decorative di Parigi.
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