George Nelson



George Nelson (1908-1986), è considerato una delle figure più influenti nel panorama artistico del ventesimo secolo. Nella sua lunga carriera si interessò di architettura, urbanistica, design di interni, grafica, design di prodotto, scrittura, adottando un approccio eclettico e poco convenzionale. Laureatosi nel 1928 alla Yale University, si iscrive al corso di laurea biennale in Belle Arti, e nel 1932 vince il concorso “Rome Prize”. La borsa di studio gli consente di studiare architettura alla American Academy a Roma per due anni, e di viaggiare per l’Europa. Risalgono a questi anni le interviste ai maggiori esponenti del Movimento Moderno, come Mies Van de Rohe, Walter Gropius, Le Corbusier, Gio Ponti.Tornato negli Stati Uniti nel 1935, decide di lavorare come giornalista per riviste di architettura, e pubblica diversi libri, tra i quali il famoso “Tomorrow’s house” (1945), scritto a 4 mani con il collega Henry Wright. Nel volume George Nelson sviluppa il concetto di Storagewall, una soluzione allora rivoluzionaria, che consiste nell’attrezzare le pareti con armadiature a muro modulari e flessibili profonde 30 cm. Nello stesso periodo il fondatore di Herman Miller Furniture, D.J. DePree, stava cercando un nuovo direttore del settore Design e, dopo aver letto un articolo nella rivista Life dedicata al sistema Storagewall, decise di contattare George Nelson, il quale accettò l’incarico, seppure contro voglia. La carriera di designer, in effetti, non aveva mai attirato il creativo, più propenso ad un’attività teorica. Eppure, alcuni dei suoi progetti sono entrati a far parte delle icone indiscusse del design, ancora oggi prodotti e commercializzati da Herman Miller e da Vitra.L’approccio progettuale di Nelson di basava sull’idea del “design totale in relazione con il tutto” e sulla centralità dei bisogni dei fruitori. Tra i prodotti più apprezzati, ricordiamo la panca Nelson Bench (1946), la poltrona in pelle Coconut (1955), ispirata al guscio della noce di cocco, la scrivania Home Desk (1958), elegante e funzionale, con le classiche finiture dell’epoca in laminato e impiallacciatura in rovere. In qualità di art director di Herman Miller, George Nelson contribuisce alla crescita e al prestigio dell’azienda, lavorando al fianco di designer del calibro di Charles e Ray Eames, Alexander Girard, Isamu Noguchi, Robert Propst. In parallelo alla collaborazione con la Herman Miller, che durerà fino al 1972, Nelson porta avanti la sua attività di designer e architetto indipendente, fondando, nel 1947, il suo studio di New York, trasformatosi nel 1955 nella George Nelson Associates, Inc. Una delle commesse più interessanti che impegnarono lo studio fu quella che vide il designer creare una serie di orologi, caratterizzati da uno stile innovativo e dall’assenza di numeri. La collezione si compone di orologi da muro e da appoggio declinati in materiali, forme e colori diversi, realizzati in centinaia di varianti a partire dal 1947. Oggi la collezione Wall Clocks, è realizzata e commercializzata da Vitra, in virtù del fatto che il Vitra Design Museum ha acquisito l’archivio del designer. George Nelson muore a New York nel 1986.

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