Franco Guerzoni

Franco Guerzoni (Modena, 1948), artista, fin dai primi anni Settanta si dedica alla produzione di opere che raccontano una personale esplorazione del mondo dell’archeologia, concentrandosi in particolare sulle stratificazioni della cultura e sull’ideale di “antico” come perdita e assenza. Adotta precisi sistemi di rappresentazione delle immagini, utilizzando anche la fotografia e facendo continuamente riferimento al lavoro dei suoi contemporanei (tra cui Vaccari, Parmiggiani e Ghirri). Negli anni Ottanta ha realizzato grandi tappezzerie in carta che indagano l’idea di una geografia immaginaria (“Carte di viaggio”, “Grotteschi” e “La parete dimenticata”), mentre nel 1990 ha presentato il progetto “Decorazioni e rovine” in una mostra personale alla Biennale di Venezia.A partire dagli anni Novanta realizza ampi cicli di opere che proseguono la sua indagine sul tempo e sulla poetica delle rovine, con un approccio interpretativo che crea una sorta di “archeologia senza restauro”. Dal 2006 trasferisce la sua pittura sui muri stessi, alimentando l’idea di una forma di pittura “murale” che insegue il rapporto con lo spazio, l’architettura e il tempo, utilizzando il pigmento come strumento di rivelazione, scoperta ed espressione della memoria, una presenza forte che emerge quasi liricamente dalla superficie bianca. Guerzoni ha esposto in numerose gallerie di importanza nazionale e in molte istituzioni pubbliche (tra cui la Galleria Rondanini di Roma, la Rotonda della Besana di Milano, la Galleria Civica di Modena, la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, la GAM di Torino e il Nervi Polo Museale di Genova).

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