Eero Aarnio



Eero Aarnio, classe 1932, è un designer tra i più importanti della scena finlandese, noto a livello mondiale per le sue originali creazioni in plastica. Nato e cresciuto nel quartiere di Kallio a Helsinki, dimostra, fin da bambino, di possedere un particolare talento per il disegno. Entra giovanissimo nello studio dell’architetto Heikki Sysimetsä, che si accorge delle sue doti fuori dal comune e lo spinge a frequentare l’Institute of Industrial Arts di Helsinki. Durante gli studi di architettura d’interni il giovane designer continua la sua formazione sul campo, lavorando per i due rinomati architetti lmari Tapiovaara e Antti Nurmesniemi. Dopo le nozze con Pirkko Attila ottiene il diploma e, nel 1958, si trasferisce a Lahti, nel sud della Finlandia, dove lavora nel mobilificio Asko. Estremamente curioso e dotato di una sottile vena ironica, il giovane Aarnio è uno spirito libero e mal sopporta ogni tipo di limitazione alla sua fervida fantasia e alla voglia di sperimentare. Per questo nel 1962 torna a Helsinki e comincia a lavorare come designer indipendente, pur mantenendo rapporti stretti con la Asko, che realizzerà molti dei suoi arredi.Il primo successo commerciale lo ottiene con lo sgabello Mushroom, realizzato in rattan e presentato alla Fiera del Mobile di Colonia nel 1962. Nella sua casa-laboratorio Eero realizza disegni e prototipi in scala 1:1 e sperimenta la lavorazione del compensato curvato e dei materiali compositi, tra i quali la vetroresina. Finalmente, dopo vari tentativi, il designer riesce a realizzare il prototipo di un’idea che lo ossessiona fin dall’infanzia: una poltrona a forma di globo, una specie di capsula in plastica e vetroresina, con finitura bianca lucida e rivestita all’interno con un tessuto rosso intenso. Sarà l’azienda Asko ad insistere per esporre la strana poltrona dal mood futuristico alla Fiera del Mobile di Colonia, con il nome Ball Chair, nel 1966. Il successo fu immediato e planetario, e la carriera di Aarnio come designer indipendente acquista una certa consistenza. Nascono poltrone che rivelano il suo inconfondibile stile, come Tomato chair, Pastil Chair, premiata con l’American Industrial Design-Award 1968, le V.S.O.P. Cognac Chairs, la Bubble Chair, o il tavolino Kanttarelli , realizzati in plastica, o le sedie imbottite Captains Chair, tutti prodotti e commercializzati da Asko fino al 2016, quando la Eero Aarnio Originals ne acquisisce i diritti in esclusiva.Pur disegnando arredi dalle forme innovative e stravaganti, l’approccio progettuale parte sempre dalla funzionalità e dall’ergonomia. Il design di Aarnio cavalca gli anni Sessanta e Settanta e si rinnova con il passare del tempo, come testimoniano i successi di creazioni relativamente più recenti come il tavolino a forma di vite Screw (1991), il tavolo Copacabana (1991), il tavolo Parabel (1993), il timer a forma di papera Duck Timer per Alessi (2013). Molte le realizzazioni per bambini, come il cavallo a dondolo Rosinante per Vondom (2013),o i giochi Ping (2011) e Puppy (2019) per Magis. Oggi molti oggetti sono esposti nelle collezioni permanenti di importanti musei come il MoMA di New York, il V&A di Londra, il Centro Georges Pompidou ed il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, Die Neue Sammlung a Monaco di Baviera, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, e il Design Museum Helsinki.

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