Denis Santachiara



Denis Santachiara nasce nel 1950 a Campagnola, in provincia di Reggio Emilia. Inizia il suo percorso di industrial designer da autodidatta, animato da un interesse per la tecnologia e favorito da un’innata predisposizione per il disegno. Inizia giovanissimo come designer nel distretto modenese delle dream car; in questo contesto viene assunto da una azienda del gruppo De Tomaso dove assiste un giovane ingegnere proveniente dalla Ferrari occupandosi dello stylist car; un’esperienza testimoniata dalla Nembo, una super car realizzata in soli venti esemplari, alta 90 cm di cui disegna la linea generale e il cruscotto. Una tappa importante nel suo percorso professionale è segnata dalla mostra “La Neomerce. Il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale” che cura nel 1984 alla Triennale di Milano e nel 1985 al Centre Pompidou (realizzata con la consulenza tecnologica di Montedison Cultura), dove invita una serie di designer a presentare oggetti innovativi e altamente tecnologici, dal carattere interattivo e ironico. Questa esperienza con cui indaga l’oggetto performativo e sensoriale diviene la premessa per fondare nel 1989, insieme a Cesare Castelli, Domodinamica, che propone “oggetti animati per la casa”, come lo zerbino Cicalino, la lampada Maestrale e Ines, robot domestico (presentato alla Triennale del 1986 e riproposto in quella del 2022) prodotto da Kartell, antesignano del design thinking,A Milano approda alla redazione di Modo e incontra Alberto Meda con il quale nel 1986 vince il Compasso d’oro ADI per la pubblicazione del libro “La materia dell’invenzione”; seguirà un altro Compasso d’oro nel 2004 per il portabottiglie Vivawine prodotto da Morellato. Nel 1999 è stato premiato con il Good Design Award dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e nell’aprile 2000 con il Design World Prize. Nel 2010 l’Accademia Italiana lo ha inoltre premiato per l’immagine del made in Italy nel mondo. Dal 1988 al 1992 progetta gli interni della Certosa di Avignone e il museo della magia a Blois per il Ministero della Cultura Francese. Nel 1993 realizza gli arredi per la piazza di Toyama in Giappone e nel 1994-95 disegna gli interni dell’Art Hotel di Dresda. Nel ‘96 vince il concorso internazionale ZIP per la città di Saarbrücken e disegna e realizza l’allestimento “The New-Persona” per la Biennale di Firenze. Nel 1998 partecipa alla realizzazione di un nuovo sistema bancario telematico per le Assicurazioni Generali.Numerose sono le collaborazioni instaurate da Denis Santachiara con aziende leader nel settore del design, tra queste: Artemide, Baleri Italia, Bang-Olufsen, BPT, Campeggi, De Padova, Desalto, Fiat, Foscarini, Mandarina Duck, Marutomy, MikroDesign, Montedison, La Murrina, Nintendo, Panasonic, Rosenthal, Rossin, Sector No Limits, Serralunga, Snia Viscosa, Superga, Swatch, Vitra, Zerodisegno. Alcuni suoi oggetti sono esposti al MoMA di New York e al Musée des arts Décoratifs del Louvre di Parigi, al National Museum of Modern Art di Tokyo, al Museo di Lione, al Museo di Francoforte, al Philadelfia Museum e alla Triennale di Milano.

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