De Padova è una storica azienda italiana nota per la produzione dipoltrone, divani,letti,complementi d’arredo,librerie e contenitori. L’innovazione intesa come punto di partenza, e non di arrivo, segna l’azione di un’azienda che da oltre 50 anni è in grado di stupire, una realtà solida, forte di una creatività tipicamente italiana, che non si adatta a seguire schemi o definizioni preimpostate. Un punto di riferimento per chi cerca non solo arredi, ma vere e proprie composizioni di design capaci di impreziosire ogni ambiente. De Padova si è sempre distinta per la voglia di innovare, esplorare territori sconosciuti per proporli al pubblico internazionale. De Padova ha intrapreso da anni un percorso creativo in cui ogni progetto è figlio di riferimenti culturali variegati, mutabili, capaci di sintetizzare il grande design cosmopolita e il gusto popolare.Librerie, divani, poltrone: l’arredo living secondo De PadovaPer De Padova ogni arredo è pensato come entità indipendente, eppure in grado di condividere la scena con altre creazioni di design. Soluzioni sobrie e stile ricercato sono le caratteristiche catalogo De Padova. Uno degli arredi forse più iconici e rappresentativi dell’azienda è la libreria 606 Universal Shelving System: montata a parete o autoportante, usata quindi anche come divisorio, con dei montanti che la fissano da pavimento a soffitto, è leggera, funzionale, versatile, può essere usata come libreria ma anche come cabina armadio. Le librerie e le credenze disegnate daVico Magistrettisono ancora oggi molto moderne a attuali:Tani Motoè una libreria modulare autoportante, con ripiani interni spostabili in 5 diverse posizioni, il cui design è attualissimo e innovativo. Innovazione e stile sono la caratteristica anche dellepoltronedi De Padova, come lapoltrona Blendy, del designer giapponeseOmi Tahara, che appartiene all’omonima collezione di cui fanno parte un letto e due divani. Design e praticità si incontrano nelle creazioni diPhilippe NigrocomePilotis, nella versione divano o poltrona, entrambi in tessuto sfoderabile.Letti,sedie, tavoli,mobili per esterniecontractcompletano una gamma di soluzioni che vede anche un’ampia offerta di complementi d’arredo. Ogni oggetto, per De Padova, ha una sua dignità artistica, anche un complemento d’arredo, come ilpoggiapiedi in pelledellacollezione Erei, disegnata daElisa Ossino.L’arredo De Padova, dagli anni ’50 a oggiÈ il 1956 quando Fernando e Maddalena De Padova danno inizio alla propria azione imprenditoriale nello showroom di Via Montenapoleone, nel cuore di Milano. L’attività principale è l’importazione di arredi e complementi dalla Scandinavia, un episodio inedito per l’Italia. Negli anni ’60, l’incontro con le creazioni di Charles Eames spinge De Padova ad allargare i propri orizzonti, inglobando i concetti propri dell’opera di grandi maestri comeAlexander GirardeGeorge Nelson. Dopo aver ceduto il marchio ICF, l’azienda si rinnova ulteriormente, creando negli anni ’80 la prima linea diarredia marchio De Padova. In questo periodo l’azienda lega il suo nome a quello di designer comeAchille Castiglioni, Dieter Rams eVico Magistretti. Il nuovo showroom di corso Venezia, a Milano, diventa sempre più un luogo affacciato su mondi lontani, concezioni differenti e stili esotici. Gli anni ’90 sono segnati dalle collaborazioni con Renzo Piano e i prestigiosi progetti portati a termine per il Centro Georges Pompidou di Parigi, il ristorante Morgan Library di New York e la sede centrale de Il Sole 24 Ore, a Milano. L’arrivo del nuovo millennio coincide con il passaggio generazionale in seno all’azienda e l’entrata in scena di Valeria e Luca De Padova. L’attività, sempre più strutturata ed efficiente dal punto di vista manageriale, viene acquisita nel 2015 daBoffi. Questa unione è l’ennesimo passo deciso verso una posizione di leadership nel settore del design contemporaneo. Con il trasferimento dallo storico spazio di Corso Venezia a un nuovo showroom in via Santa Cecilia 7 si rafforza nuovamente l’anima anticonformista dell’azienda, sempre votata al cambiamento e al rovesciamento degli schemi.
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