Carlo Ravaioli, nato il 12 febbraio 1954 a Coccolia, da una famiglia di mezzadri, ha trascorso la sua infanzia nella fertile pianura romagnola tra Forlì e Ravenna. Crescendo tra le campagne, ha condiviso la casa con tre famiglie di fratelli, condividendo il lavoro nei campi e gli spazi comuni. Durante l’estate, aveva l’ampio territorio circostante come campo di gioco, dove poteva correre liberamente tra i dodici ettari di terreno coltivato. Fin da giovane, Carlo ha dimostrato interesse per l’arte e il disegno, creando quadri e sperimentando con materiali come la creta e il legno. La sua passione lo ha portato a fare il suo primo quadro a olio a soli sei anni. Tuttavia, i genitori speravano che intraprendesse una carriera diversa, forse come medico o avvocato, e lui ha inizialmente frequentato il liceo scientifico.Il suo interesse per l’arte e il disegno, in particolare per i surrealisti come Salvador Dalì, ha continuato a crescere, così come la sua curiosità per l’esoterismo e l’alchimia. Questo periodo non è stato facile per lui, poiché aveva difficoltà a socializzare con i compagni di scuola e ha iniziato a soffrire di cefalee che in seguito lo avrebbero portato a ricoveri in ospedale. Dopo il diploma, Carlo si è iscritto alla facoltà di architettura a Firenze, ma ha avuto difficoltà a seguire i corsi e ha trascorso il suo tempo nei musei e a fotografare. Nel frattempo, le sue cefalee peggioravano, costringendolo a rimanere al buio durante le crisi.Dopo i ricoveri ospedalieri, Carlo ha lasciato l’università e è tornato a Coccolia. Nel 1976, l’anno successivo, la sua salute ha iniziato a migliorare e ha deciso di frequentare un corso di disegno anatomico presso l’ospedale Rizzoli di Bologna, dove si è distinto e ha ottenuto riconoscimenti per le sue illustrazioni anatomiche. Nel 1979, completamente ristabilito, ha ottenuto il diploma di illustratore anatomico e ha iniziato a lavorare presso uno studio di grafica e disegno tecnico a Ravenna, dove si è ispirato al decorativismo di artisti come Klimt. Nel 1980, la sua famiglia si è trasferita a Villafranca, dove Carlo ha continuato l’attività di grafico in proprio e ha iniziato a dipingere in modo continuativo, sperimentando con tecniche derivate dal fumetto e dall’arte di Klimt.Negli anni ’80, ha intensificato la sua ricerca artistica, esponendo i suoi quadri in mostre collettive e guadagnando riconoscimenti come grafico e fotografo. La sua attenzione alla tecnologia e all’artigianato lo ha reso abile nella computer grafica e nella preparazione dei colori tradizionali. Negli anni ’90, Ravaioli si è allontanato dalla fotografia, ha continuato a dipingere e ha studiato artisti come Modigliani, Casorati, Carrà e De Chirico. Ha intrapreso una strada artistica personale, affinando il suo stile e la sua tecnica. Nel 1998, ha tenuto la sua prima mostra personale all’oratorio di S. Sebastiano a Forlì, segnando l’inizio della sua carriera come pittore. Da allora, la pittura è diventata la sua principale passione, con un’attenzione scrupolosa ai dettagli tecnici e una continua ricerca di nuove espressioni artistiche.
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