Nata in Veneto come azienda produttrice di reti, letti e materassi, oggi Bonaldo propone una propria idea di arredamento tout court condivani,tavoli,librerieepoltroneper interni, arredi per il settorecontract,elementi decorativi,lampadee complementi sia per gli ambienti indoor che per l’outdoor. Nel 2016 Bonaldo ha festeggiato i suoi primi 80 anni e oggi può contare su una vasta presenza internazionale, con oltre il 70% della propria produzione destinata ai mercati esteri, dove sono considerati espressione del Made in Italy di qualità. Dopo le aperture degli showroom di Beirut, Tsingtao, Shanghai e Taipei, nel 2020 Bonaldo ha inaugurato due nuovi spazi a Mosca e a Valencia.La storia di Bonaldo, dai letti alle icone del designLa storia di Bonaldo inizia nel 1936 con Giovanni Vittorio Bonaldo, fabbro specializzato nella lavorazione di metalli utilizzati nel settore dell’arredamento. Nel 1958 il figlio Albino Bonaldo inizia la produzione artigianale di reti,lettie materassi, segnando l’inizio dell’attività industriale che permetterà a Bonaldo di affermarsi nel settore dell’arredamento. La consacrazione in questo campo, e il passaggio definitivo da attività artigianale a realtà industriale, arriverà nel 1971 con la prima partecipazione di Bonaldo al Salone del Mobile di Milano con una collezione di letti e reti pieghevoli. Nove anni dopo, l’azienda fonda Styling s.r.l., Styling, specializzata in imbottiti trasformabili, e introduce una nuova idea di divano-letto, inteso come elemento d’arredo a tutti gli effetti grazie all’impiego di strutture flessibili, tessuti sfoderabili ed elementi in metallo cromato, e nel 1981 nasce Bonaldo S.p.a. Lo Young & Design Award assegnato nel 1996 alla sedia pieghevole Più, disegnata da Chiaramonte e Marin come un oggetto innovativo capace di coniugare funzionalità, senso di ospitalità e ricerca formale, rappresenta il primo di una serie di importanti riconoscimenti internazionali nel settore del design.Nel 2004 il divano letto Pierrot, firmato da Glenn Thomas, viene premiato con il Good Design Award per l’estrema dinamicità data dallo schienale movibile, realizzato in ecopelle con struttura in metallo cromato o verniciato. Seguiranno, nel 2008, il Good Design Award, il Red Dot Award assegnati alla sedia Poly, firmata dall’architetto egiziano Karim Rashid. Il prodotto più noto di Bonaldo, considerato il suo oggetto-icona, vede la luce l’anno successivo: si tratta deltavolo Big Table, a firma di Alain Gilles. Il basamento costituito da quattro gambe colorate in acciaio tagliate al laser intrecciate e sovrapposte tra loro danno vita a un oggetto dall’aspetto grafico e dinamico, capace di cambiare il suo aspetto a secondo del punto di vista.Il periodo compreso tra il 2013 e il 2015 è particolarmente importante per l’affermazione di Bonaldo nel mondo degli arredi di design: i tavoli Sol e Tracks, rispettivamente di Bartoli Design e Alain Gilles, vengono premiati con il Good Design Award. Nel 2016, in occasione degli ottant’anni di storia del brand, è ancora il designer francese a firmare un progetto celebrativo, Mass Table: un tavolo che gioca sull’archetipo del tavolo da pranzo trasformando la base in un elemento trasparente e leggero, simile a una crinolina ma anche a un modello CAD 3D, mentre il piano in legno appare per contrasto una massa visiva, invertendo i pesi canonici. Nel 2021 Bonaldo ha presentato una nuova selezione di arredi dalle linee sinuose e morbide: ildivano Ever Moredi Sergio Bicego, lapoltrona Colibrìdi Fabrice Berrux, le sedieArtikaeItala, entrambe progettate da Gino Carollo; lelibrerie Roll, design Dondoli & Pocci, eAlix, design Maurizio e Silvia Varsi.La Lighting Collection di BonaldoNel 2019 Bonaldo amplia la sua collezione verso un nuovo comparto produttivo: il settore dell’illuminazione, esplorato attraverso una collezione di lampade con cui l’azienda esprime il proprio legame con la regione d’origine, il Veneto, omaggiando la lunga tradizione nella lavorazione artigianale del vetro. Tra i progetti più noti della lighting collection di Bonaldo c’è lafamiglia Acquarellidisegnata da Marco Zito, lampade da tavolo e a sospensione che giocano con colori delicati per esaltare le lavorazioni artigianali del vetro soffiato dei paralumi, a contrasto con la struttura in metallo verniciato opaco color piombo.‎ L’ultima arrivata della famiglia èGocce, la collezione di lampade a sospensione firmata da Bartoli Design e ispirata alle gocce d’acqua illuminate dal sole dopo una pioggia estiva.

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