BIG | Bjarke Ingels Group



Bjarke Ingels (Copenhagen, 1974), è l’architetto danese fondatore dello studio BIG – Bjarke Ingels Group – attivo dal 2005 e oggi composto da oltre quattrocento dipendenti, con sedi a Copenhagen, New York, Londra e Barcellona. Personalità brillante e riconosciuta anche al di fuori del suo ambito professionale, nel 2016 è stato incluso da TIME Magazine nella lista delle cento personalità più influenti del mondo, con una citazione scritta da Rem Koolhaas che lo paragonava a un imprenditore della Silicon Valley dichiarando che non lo considera la reincarnazione di questo o quell’architetto del passato ma al contrario l’incarnazione di una nuova tipologia, che risponde perfettamente allo spirito del tempo attuale. Il suo percorso nel mondo dell’architettura inizia alla Royal Academy of Fine Arts di Copenhagen, cui fa seguito un corso di studi alla Escola Tècnica Superior d’Arquitectura di Barcellona e, dal 1998, il lavoro presso lo studio di Rem Koolhaas, a Rotterdam. Nel 2001, tornato in Danimarca, fonda con Julien De Smedt lo studio di architettura PLOT, chiuso pochi anni dopo per aprire BIG (Bjarke Ingels Group).Tra i progetti più noti di Bjarke Ingels nel mondo dell’architettura ci sono: VIA 57 West a New York (2016), una commistione tra l’edificio residenziale a corte di stampo europeo e il grattacielo americano; il Danish National Maritime Museum di Helsingør (2013), il Serpentine Pavilion 2016 a Londra; la Lego House di Billund (2017), concepita come un’infinita ripetizione del modulo del mattoncino, a tutte le scale; CopenHill, a Copenhagen (2019), un’architettura-montagna che ospita un termovalorizzatore e una pista da sci.I concetti chiave dell’architettura secondo Bjarke Ingels sono contenuti nella sua pubblicazione più nota, Yes Is More: An Archicomic on Architectural Evolution (2010), una monografia proposta nella forma di “archi-fumetto”, come l’ha definita lui stesso. Il suo approccio post-ideologico e post-moderno al progetto si traduce anche nei numerosi oggetti di design firmati Bjarke Ingels. Tra questi, le numerose lampade disegnate da BIG per Artemide: Alphabet of Light, un sistema aperto composto da un abaco di elementi geometrici a partire dai quali si genera un alfabeto di luce; la famiglia Gople, la cui forma elementare esalta la bellezza del vetro lavorato a mano secondo un’antica tecnica veneziana; Stellar Nebula, famiglia di lampade a sospensione che reinterpreta e valorizza la soffiatura artigianale del vetro con tecniche di finitura innovative; Vine Light, serie di lampade da tavolo e da parete di stampo minimalista che, attraverso due soli snodi, permette di avere la massima libertà di movimento per illuminare perfettamente il piano di lavoro ma anche creare molteplici scenari luminosi.Tra gli arredi firmati BIG c’è Voxel, un sistema di divani modulari prodotto da Common Seating e ispirato sia alla Lego House di Billund sia allo stile pixelato dei videogiochi Minecraft e Q*bert, ma anche al lavoro dell’architetto modernista Mies van der Rohe. Tra i progetti più recenti c’è la serratura intelligente Friday, controllata tramite smartphone e capace di sbloccare automaticamente una porta quando rileva l’avvicinarsi del residente.

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