Alvar Aalto (Kuortane, 3 febbraio 1898 – Helsinki, 11 maggio 1976) è stato un architetto e designer tra i più influenti del Novecento. Laureato in Architettura presso l’Istituto di Tecnologia di Helsinki nel 1921, Aalto fonda il suo primo studio nella città di Jyväskylä. Se i suoi primi lavori seguono i principi del classicismo nordico, grazie a una serie di viaggi in giro per l’Europa a cavallo tra gli anni Venti e Trenta, insieme alla moglie e collega Aino Marsio, ha l’occasione di scoprire le nuove tendenze dello stile internazionale. Da lì in poi Aalto declina il suo lavoro aderendo ai principi del movimento modernista e diventa anche membro attivo del CIAM (Congrès Internationaux d’Architecture Moderne). Nel corso della sua carriera sarà in grado di portare innovazione all’interno del movimento, associando alle esigenze puramente funzionali, forme organiche e materiali naturali, che si sposano perfettamente con lo stile nordico.Nel 1936 progetta per un concorso indetto dalla fabbrica di vetro Karhula-Iittala un vaso presentato l’anno successivo all’Esposizione Internazionale di Parigi e quindi utilizzato nell’arredo dell’Hotel Savoy di Helsinki. Oggi quel vaso, realizzato in vetro soffiato, con una forma ispirata a quelle dei pantaloni in cuoio delle donne eschimesi, è famoso in tutto il mondo. Aalto dedica la stessa cura che ha nella progettazione di edifici, caratterizzati da una spiccata estetica associata alla funzionalità, in continuo dialogo con l’ambiente circostante, alla progettazione degli interni. Inizia così a disegnare arredi come naturale estensione del suo pensiero architettonico: disegna i primi mobili moderni nel 1932 per un sanatorio a Paimio.Fonda quindi Artek nel 1935 per commercializzare in tutto il mondo i mobili, l’illuminazione e i tessuti progettati insieme alla moglie Aino. I mobili Artek hanno la missione di incoraggiare una migliore vita casalinga e sono caratterizzati da una spiccata praticità ed estetica, combinate con l’ottimizzazione per la produzione in serie. In questo modo Alvar Aalto diventa famoso fuori dal suo Paese prima come designer di interni e poi come architetto e, ancora oggi, i suoi progetti costituiscono il cuore delle collezioni Artek. A partire dagli anni Cinquanta il suo studio di architettura si dedica in particolare a progetti di edilizia pubblica: il municipio di Säynätsalo (1948-1952), l’Istituto di pedagogia a Jyväskylä (1951-1957) e la Casa della Cultura a Helsinki (1952-1956) ne sono alcuni esempi. Realizza anche studi urbanistici, come quelli per il centro di Seinäjoki e di Rovaniemi.
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