Abet Laminati è un’azienda italiana, nata a Bra alla fine degli anni Cinquanta, che oggi può essere definitiva come uno dei maggiori produttori al mondo dilaminati decorativi. L’azienda non si è limitata a produrre, ma ha creato virtuose collaborazioni con grandi designer internazionali, portando il laminato a diventare un vero e proprio materiale, capace di inserirsi in modo sempre creativo in diversi contesti progettuali. Designer storici come Giorgetto Giugiaro, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Mario Bellini, Enzo Mari, Joe Colombo, o più contemporanei come Paola Navone, Karim Rashid, Konstantin Grcic, Giulio Iacchetti e molti altri, hanno dato libero sfogo alla loro creatività utilizzando i prodotti di Abet Laminati in modo sempre nuovo e originale, sfruttando la versatilità di quello che Gio Ponti definì come “uno straordinario materiale per l’architettura elaborato dall’uomo”.Il laminato Abet: caratteristiche, design e finitureCapace di interpretare l’evoluzione dello stile contemporaneo, illaminato di Abetsi declina in infiniti prodotti, dalle caratteristiche, proprietà e applicazioni diverse. Il laminato Abet è anche molto duraturo e resistente e per questo molto sostenibile, visto che non necessita né di eccessiva manutenzione, né di frequenti sostituzioni. Da un punto di vista tecnico, il laminato è composto per il 70% di carta, o meglio fibra di cellulosa, certificata secondo gli schemi internazionali di catena di custodia, che garantiscono la cura delle foreste, e da resine, conformi ai requisiti di sicurezza imposti da leggi internazionali. L’impegno di Abet è di aumentare l’uso di cellulosa riciclata e di ridurre la componente fossile nelle resine. Gli strati di carta che compongono il laminato, terminano con uno strato finale di carta decorativa, sulla quale si procede a stampare la finitura, il colore o la grafica scelta. Al tatto la superficie dei laminati può essere liscia, ruvida, vellutata o porosa, e può riprodurre materiali come legno, metallo o pietra, oppure creare sensazioni tattili completamente nuove. Le sperimentazioni grafiche sono praticamente infinite, come per esempio quelle raggiunte nella Design Edition, una collezione che raccoglie le proposte grafiche di affermati designer e artisti. Oltre alle proposte dell’azienda, la grafica del laminato può anche essere personalizzata, grazie al servizioAbet Digital, una stampa ad altissima definizione che permette di creare superfici con una qualunque immagine, anche in caso di superfici esterne, per esempio per facciate o arredo urbano.La storia di Abet, le collaborazioni, la nascita del Museo Abet LaminatiL’azienda nasce nel 1946 con il nome di A.B.E.T. Anonima Braidese Estratti Tannici, come produttrice di tannini estratti dal castagno. Nel 1957 ha inizio la produzione di laminati decorativi ad alta pressione. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, Abet sostiene la nascita di movimenti artistici d’avanguardia come Alchimia, e poi Memphis, entrando quindi a stretto contatto con personalità come Ettore Sottsass e Alessandro Mendini. Prima azienda italiana a decidere di partecipare alla mostra sul design italiano “Italy: the new domestic landscape”, tenutasi al MoMa di New York nel 1972, Abet ha ricevuto nel 1987 il suo primo Compasso d’Oro perDiafos, laminato traslucente, riproposto poi nel 2020 in chiave contemporanea daGiulio IacchettieMatteo Ragni. Nel 2013, nella sede aziendale storica di Bra, nasce ilMuseo Abet Laminati, che ospita la collezione di oggetti raccolti negli anni da Cesara Garbarini Mazzola, presidente fino al 2011, e dal marito Bruno Mazzola, attuale presidente di Abet Laminati. Gli arredi, i complementi e gli oggetti esposti sono testimonianze di quanto realizzato negli anni da designer e progettisti con il materiale di Abet, ripercorrendo alcuni importanti periodi storici. Tra le collezioni di spicco, c’è una delle raccolte più complete degli arredi realizzati dal gruppo Memphis.
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