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2.000 €

84 h

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Italiano

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Out of Fashion

1.600,00 

Il futuro della moda passa attraverso la cultura della sostenibilità

Direzione del corso: Anna Detheridge, Presidente Fondazione Connecting Cultures

Coordinamento scientifico per POLI.design:  Federica Vacca, Professore Associato del Politecnico di Milano. Direttore Operativo del Centro di Ricerca Gianfranco Ferré

Durata: Novembre 2023 – Maggio 2024

7 moduli: 2 giorni a modulo, 84 ore complessive

Modalità didattica: online e in presenza con workshop e visite aziendali

Lingua: italiana, ad eccezione delle lezioni dei docenti stranieri, che saranno lingua inglese.

Valore del corso: 2.000€

Inizio delle iscrizioni: 6 luglio 2023

Fine delle iscrizioni: 6 novembre 2023

Accessibilità: Numero chiuso – posti 33

Titolo : Per i partecipanti al corso di Alta Formazione è rilasciato un attestato di frequenza rilasciato da Connecting Cultures in collaborazone con POLI.design e il Digital Badge per la certificazione delle competenze

Frequenza: è richiesta la presenza al 75% delle lezioni per l’ottenimento del certificato e dell’attestato di frequenza

Stage: Out of Fashion promuove l’apertura di stage da avviare a fine del percorso con alcune delle aziende partner

 

Per rispondere agli indirizzi e orientamenti che il Piano d’Azione per l’UE prevede per il settore tessile, il corso di Alta Formazione Out of Fashion propone nuove strategie e visioni per implementare la transizione ecologica, trasformare e rilanciare il sistema Moda e rispondere alla complessità delle problematiche attuali.

Gli obiettivi dell’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile 2030 (SDGs) richiedono un sempre maggiore impegno anche da parte delle imprese per innovare ed aumentare la sostenibilità dei propri prodotti a partire dalla fase della progettazione. Con l’adozione della Politica Integrata di Prodotto e delle più attuali direttive europee sulla transizione ecologica (PNRR), i governi europei si sono impegnati a promuovere la crescita di un mercato europeo di prodotti eco- sostenibili, attraverso un processo di innovazione che presti maggiore attenzione agli impatti ambientali delle varie fasi del ciclo di vita dei prodotti.

Si tratta di sfide e al tempo stesso nuove opportunità importanti che nessuno del settore potrà permettersi di ignorare. La sostenibilità gioca un ruolo chiave in questo percorso: la trasparenza e la tracciabilità della filiera, l’innovazione dei modelli di business in una logica circolare, le ricerche innovative in campo tessile, la biomimetica applicata ai materiali, la tecnologia applicata al riciclo e all’upcycling, il reshoring, la valorizzazione della tradizione manifatturiera del territorio sono contenuti valoriali destinati a rinnovare i vecchi sistemi produttivi, imprimendo nuovo slancio a un settore manifatturiero capace di dialogare con una nuova generazione di consumatori e di intercettarne bisogni e desideri.

 

I contenuti

La piattaforma Out of Fashion da oltre 9 anni è impegnata nel diffondere questi valori e promuovere la crescita di nuove figure professionali grazie al contributo di docenti di alto profilo, incontri con aziende e start up di successo e aziende leader nel settore, workshop formativi e promozione di reti collaborative.

Il corso di Alta Formazione propone una visione sistemica a 360 gradi sul tema della sostenibilità nella moda, affrontata in tutti i suoi molteplici aspetti: modelli di business circolari e impatto sociale,  certificazioni e normative, nuove fibre e materiali, la sostenibilità ambientale e le innovazioni tecnologiche, l’ecodesign il riciclo e l’upcycling, la tracciabilità della filiera e la responsabilità d’impresa, CSR, due diligence e diversity, l’appropriazione culturale e il greenwashing, la comunicazione e la relazione con il consumatore.

 

Target e profilo professionale

Il corso è rivolto a professionisti, quadri, imprenditori emergenti e giovani lavoratori nei settori della moda, del tessile, degli accessori, del retail provenienti da aree funzionali relative a sviluppo del prodotto, design, fashion design, progettazione tecnica, pubbliche relazioni, marketing, e-commerce e comunicazione.  Out of Fashion è aperto anche a studenti e neo laureati fortemente motivati all’approfondimento delle tematiche della sostenibilità nel loro curriculum studi.

Didattica

Frequenza

Il corso Out of Fashion è costituito da sette moduli di due giorni ciascuno, da novembre a maggio, il venerdì e il sabato, per un totale di 84 ore.

I corsi saranno erogati prevalentemente in italiano, ad eccezione delle lezioni dei docenti stranieri, che saranno lingua inglese.

Obiettivi Formativi

L’obiettivo di Out of Fashion è la formazione di figure chiave intenzionate a portare nei loro ambiti lavorativi la cultura della sostenibilità, elemento indispensabile per rilanciare il settore tessile, moda e abbigliamento nei mercati del futuro.

Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di orientarsi nel complesso contesto della sostenibilità e di proporre soluzioni attuabili avendo acquisito un know-how per iniziare questo vitale percorso.

Piano Didattico

7 mesi: novembre 2023 – maggio 2024

7 moduli: 2 giorni a modulo, venerdì e sabato, 84 ore complessive

Modalità didattica: online e presenza con workshop e visite aziendali

Moduli Didattici

Modulo 1 – LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ: NUOVI MODELLI DI BUSINESS PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

IN PRESENZA

Perché una Cultura della sostenibilità è necessaria.  Il mutamento degli scenari globali della moda e dell’industria tessile/abbigliamento in era post Covid. Modelli di business innovativi nella moda. I processi di tracciabilità, trasparenza, circolarità. Il consumo collaborativo. Innovazione e impatto sociale. L’introduzione di Prosperità inclusiva. Lo scenario europeo: i 17 Sustainable Developement Goals, Next Generation EU, la nuova regolamentazione “EU Strategy for Sustainable Textiles”, la Taxonomy Regulation come strumento di agevolazione per gli investitori green, le opportunità di finanziamento a livello internazionale e locale per le PMI che puntano sulla sostenibilità.

 

Modulo 2 – LA SOSTENIBILITÀ COME PROCESSO: I MATERIALI, LA CHIMICA E LA PRODUZIONE

La sostenibilità dei materiali e dei processi: fibre, tessuti e materie prime utilizzate nell’industria tessile, il loro ciclo di vita e l’impatto ambientale di produzioni e lavorazioni. Analisi di dati statistici sui trend di consumi della domanda mondiale.

Il controllo dei processi lungo tutta la filiera a tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori. Fibre naturali buone e fibre sintetiche cattive: sfatiamo un luogo comune.  Il ruolo dell’innovazione e i risultati di una ricerca in continuo divenire: poliestere biodegradabile, biopolimeri e biomateriali.

 

Modulo 3 – ETICA E TRASPARENZA: UN VANTAGGIO COMPETITIVO

I valori fondanti della moda sostenibile: rispetto dell’ambiente, della persona e del lavoro attraverso l’assunzione di responsabilità.

Il tema dell’etica nella sua complessità: la tracciabilità della filiera in un’ottica di sostenibilità e la valutazione del suo impatto ambientale. La condizione dei lavoratori nel tessile. Tecnologia blockchain e certificazioni.

 

Modulo 4 – DESIGN AFTER DESIGN

Le finalità del nuovo design nella cultura della moda sostenibile: non solo risultato estetico e funzionalità ma una progettazione consapevole della durata, manutenzione e impatto ambientale. Le frontiere del design del riuso e del riciclo. Il ruolo della cultura digitale per il design e l’impiego zero waste dei materiali. La produzione on-demand: dai tessuti intelligenti alla stampa 3d parametrica.

 

Modulo 5  – REUSE, REPAIR, RECYCLE

IN PRESENZA A PRATO

Approccio sistemico e partnership a livello locale: il caso del distretto di Prato.

Visite nelle principali aziende del riciclo tessile a Prato.

Il sistema del riciclo: recycling, downcycling e upcycling.

Le potenzialità del riciclo e le nuove sperimentazioni a livello tecnologico.

 

Modulo 6 – I NUOVI LINGUAGGI DELLA MODA SOSTENIBILE

La comunicazione della moda sostenibile: l’informazione sui forti contenuti valoriali per la promozione del brand e i vantaggi competitivi della comunicazione trasparente. Marketing e greenwashing. Le piattaforme social e gli influencer.

L’appropriazione culturale: rispetto delle fonti, la consapevolezza della provenienza dei linguaggi visivi; la Black Fashion.

Il retail sostenibile come strumento di comunicazione.

 

Modulo 7 – MADE IN ITALY TRA HERITAGE E INNOVAZIONE

IN PRESENZA

L’importanza della tradizione manifatturiera del made in Italy nel settore moda e tessile. Heritage e Design: l’Identità culturale come veicolo narrativo. Il recupero degli archivi aziendali come elemento strategico per le imprese italiane del settore moda. Mappatura dei distretti tessili-manifatturieri italiani e analisi delle loro potenzialità. Le filiere virtuose dei distretti che danno dato valore competitivo al proprio heritage.

Titolo Rilasciato

Al termine delle lezioni verrà rilasciato un attestato di frequenza al Corso Out of Fashion da parte di Connecting Cultures in collaborazione con POLI.design. Per ricevere l’attestato è necessaria la partecipazione al 75% delle lezioni.

Per chi lo richiede è possibile ottenere il Digital Badge per la certificazione delle competenze.

AMMISSIONE

Requisiti

Il corso è rivolto a professionisti, quadri, imprenditori emergenti e giovani lavoratori nei settori della moda, del tessile, degli accessori e del retail provenienti da aree funzionali relative a sviluppo del prodotto, design, fashion design, progettazione tecnica, pubbliche relazioni e comunicazione, marketing. Il corso è aperto anche a studenti e neo laureati fortemente motivati all’approfondimento delle tematiche della sostenibilità nel loro curriculum studi.

Il corso di alta formazione Out of Fashion è a numero chiuso.

Per partecipare alle selezioni è necessario presentare la propria candidatura con una lettera motivazionale a l.gasparini@connectingcultures.info

 

Per informazioni sulle modalità di iscrizione e sulla domanda di ammissione:

Connecting Cultures – Laura Gasparini, Responsabile Out of Fashion
M: l.gasparini@connectingcultures.info

 

Costo

Il valore complessivo del corso è pari a € 2.000,00

È prevista un’agevolazione del 10% sull’iscrizione al corso per i soci CNA e Rén Collective.

FACULTY

Federica Vacca

PhD Professore Associato, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano

PhD, Professore Associato presso il Politecnico di Milano – Dipartimento di Design.

È parte della sezione di ricerca “Design e Culture dell’Innovazione” e co-fondatore del collettivo di ricerca “Fashion in Process”. È membro del corpo docente della Scuola del Design – Politecnico di Milano, dove insegna nel corso di laurea di Design della Moda.

I suoi interessi di ricerca riguardano la valorizzazione, attraverso il design, della conoscenza codificata nelle pratiche artigianali e l’elaborazione di modelli di innovazione guidata dal design nelle industrie ad alto contenuto culturale e all’innovazione sociale con una particolare attenzione al settore moda. Si occupa di sviluppare strategie di heritage management per la valorizzazione della cultura materiale e degli archivi aziendali come valore strategico per le imprese e di esplorare i temi legati alla sostenibilità, con una particolare attenzione alla dimensione sociale e culturale, particolarmente strategica per il settore moda.

È autore di saggi e articoli scientifici e consulente per attività didattiche e di ricerca per istituzioni, enti e aziende italiane e straniere.

 

 

PhD, Associate Professor at Politecnico di Milano – Department of Design.

She is part of the research section “Design and Cultures of Innovation” and co-founder of the research collective “Fashion in Process”. She is a member of the teaching staff of the School of Design – Politecnico di Milano, where she teaches the degree course of Fashion Design.

Her research interests concern the valorization, through design, of the knowledge codified in craft practices and the elaboration of models of design-driven innovation in industries with high cultural content and social innovation with a particular focus on the fashion sector. She works on the development of heritage management strategies for the valorization of material culture and corporate archives as a strategic value for companies and on the exploration of sustainability issues, with a particular attention to the social and cultural dimension, which is particularly strategic for the fashion sector.

She is author of essays and scientific articles and consultant for educational and research activities for Italian and foreign institutions, organizations and companies.

Anna Detheridge

Giornalista e Presidente Connecting Cultures.
Teorica di arti visive, curatrice di mostre e progetti. Dal 1987-2003 è stata redattrice e caposervizio delle pagine culturali del quotidiano finanziario italiano “Il Sole 24 ore”. Nel 2001 ha fondato Connecting Cultures, agenzia di ricerca senza scopo di lucro con sede a Milano.

L’agenzia di ricerca ha un approccio interdisciplinare e culturale ed è impegnata nell’innovazione sociale, un approccio globale alla cultura attraverso un metodo di ricerca basato sul lavoro nella sfera pubblica. (www.connectingcultures.info). Ha insegnato in diverse università e scuole, tra cui l’Università Bocconi di Milano; la Facoltà di Disegno Industriale del Politecnico di Milano; l’Accademia di Brera, SAIC, l’Art Institute di Chicago. Ha scritto per le seguenti riviste: L’INDICE, Estetica, Prometeo, Domus, Il Giornale dell’Arte, Il Globo, 24, Abitare, Specchio, Ottagono, Economia della Cultura, Tafter. Il libro più recente “Scultori della Speranza, l’Arte Nel contesto della Globalizzazione” (Einaudi 2012).

 

Journalist and President of Connecting Cultures.

Visual arts theorist, curator of exhibitions and projects. From 1987-2003 she was editor and chief of the cultural pages of the Italian financial newspaper “Il Sole 24 ore”. In 2001 she founded Connecting Cultures, a non-profit research agency based in Milan.

The research agency has an interdisciplinary and cultural approach and is committed to social innovation, a global approach to culture through a research method based on work in the public sphere. (www.connectingcultures.info). He has taught at several universities and schools, including Bocconi University in Milan; the Faculty of Industrial Design at the Politecnico di Milano; the Brera Academy, SAIC, the Art Institute of Chicago. He has written for the following magazines: L’INDICE, Estetica, Prometeo, Domus, Il Giornale dell’Arte, Il Globo, 24, Abitare, Specchio, Ottagono, Economia della Cultura, Tafter. The most recent book “Sculptors of Hope, Art in the Context of Globalization” (Einaudi 2012).

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