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Tendenze Décor 2026: il ritorno dell’identità negli interni

Addio al beige e al minimalismo senz’anima: nel 2026 lo spazio torna a raccontare storie, tra colori audaci, illuminazione atmosferica e autenticità progettuale.

Il 2026 si prospetta come l’anno della svolta nell’interior design: non più mode impersonali o scelte dettate dal timore di osare. I progettisti rivendicano la libertà di creare spazi espressivi, emotivi e identitari, in risposta a un’estetica neutra che ha dominato per troppo tempo. Ma cosa sta davvero cambiando?

🔺 Basta toni neutri, viva il carattere cromatico
I colori neutri — un tempo sinonimo di eleganza — vengono progressivamente accantonati in favore di tonalità più decise. L’obiettivo è ridare vitalità e personalità agli spazi, evitando ambienti “cloni” senza anima. Il bianco sporco, il beige e il greige lasciano il passo a palette più narrative, spesso legate all’emotività, alla storia del luogo o al cliente finale.

🔺 La luce diventa atmosfera, non solo funzione
Il paradigma dell’illuminazione si sposta dalla pura performance tecnica alla costruzione di ambienti caldi e coinvolgenti. Meno controsoffitti affollati di faretti, più uso di luci indirette, lampade decorative e combinazioni dinamiche tra sorgenti luminose. La luce torna a essere un gesto di progetto, con scelte intenzionali che influenzano l’umore e la fruizione dello spazio.

🔺 Il corridoio come elemento narrativo
Spesso eliminati in nome dell’ottimizzazione, i corridoi tornano in auge per il loro valore progettuale. Non più spazi “di passaggio” da cancellare, ma strumenti per costruire ritmo, aspettativa, sorpresa. Nella progettazione degli interni del 2026, il corridoio diventa racconto, tempo e struttura.

🔺 Materiali e finiture: meno perfezione, più autenticità
La ricerca di superfici “perfette” viene messa in discussione. Si esplorano texture grezze, pareti imperfette, tinte stratificate, finiture che raccontano il passare del tempo. Un invito a reintrodurre l’organico, il materico, l’umano nel design contemporaneo.

🔺 Contro la decorazione a effetto, progetti con senso
L’eccesso di “finto Mediterraneo” o altri stili incollati senza coerenza progettuale è in declino. Il design d’interni del 2026 si concentra sull’autenticità del luogo e del committente, rifiutando soluzioni standardizzate per abbracciare interventi su misura, narrativi e sensati.

Conclusione
Queste tendenze non rappresentano semplici cambi di gusto, ma un’evoluzione nel pensiero progettuale. Per studenti, docenti e professionisti dell’interior design, è il momento di ripensare le proprie scelte con spirito critico, sperimentazione consapevole e una nuova sensibilità verso il valore emotivo dello spazio.


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