Antonia Astori, classe 1940, è un architetto, designer ed imprenditrice, il cui nome è legato indissolubilmente al marchio Driade. Frequenta l’Ecole d’Architecture Athenaeum di Losanna, dove si laurea in design visivo e industriale nel 1966. Il fratello Enrico, architetto, rileva nel 1968 un’azienda specializzata nella produzione di imbottiti, a Fossadello di Caorso (Piacenza). Il progetto è quello di creare una nuova realtà imprenditoriale orientata al design, ed Enrico decide di coinvolgere, oltre alla moglie Adelaide Acerbi, la sorella Antonia. Il trio è accomunato da una forte passione per l’arredo e dalla volontà di integrare le tendenze più attuali e di anticiparle. È la nascita di Driade, una delle aziende più iconiche e celebrate del panorama del design italiano, cui Antonia Astori diede un contributo fondamentale.Il suo approccio progettuale, allo stesso tempo poetico e rigoroso, e il suo interesse per i sistemi componibili sfociano nel famoso sistema Oikos, una libreria modulare messa in produzione nel 1972. Sempre tesa alla ricerca di un modo flessibile e funzionale di suddividere lo spazio, concepisce i sistemi Kaos, Oikos II, Panton e Chef, una cucina componibile. Grazie alle forme geometriche chiare e all’eleganza sobria, i sistemi progettati da Antonia Astori, che si possono inserire sia in un salone che in un ufficio o in una camera da letto, contribuiscono a proiettare Driade nell’olimpo internazionale del design. Dalla collaborazione con Enzo Mari nasce il sistema Bric (1977), una serie di mobili modulari in kit di montaggio. Negli anni Ottanta il design della creativa viene influenzato dalle istanze del movimento Memphis di Ettore Sottsass, che si manifesta nella collezione dal gusto post moderno Aforismi, che comprende librerie, tavoli e scrivanie.All’attività di designer Antonia affianca quella di architetto di interni, con la progettazione degli uffici della sede di Piacenza dell’azienda, di negozi e di allestimenti, tra i quali vale la pena di citare La villa dalle colonne blu al Salone del Mobile 1980, Omaggio a Mies al Salone del Mobile 1983, La casa del collezionista, nella sede di Driade nel 1999, e lo stand di Driade e il DriadeStore al Salone del Mobile 2000. Nel 2004 fonda, assieme ai figli Matteo, Francesca e Nicola De Ponti lo studio associato Astori De Ponti, che si occupa, oltre che di design di prodotto, di allestimenti, comunicazione e architettura d’interni. La designer non si limita a progettare arredi, investendo con la sua creatività anche l’ambito degli accessori e dei complementi di arredo. Nascono le collezioni di porcellane The White Snow e Anatolia, i tappeti Maud e Mildred, lo specchio No frame, tutti per Driade. Per Tubes realizza, nel 2006, i radiatori Elements e Plug&Play, firmati Antonia Astori e Nicola De Ponti, selezionati per l’ADI Design Index 2008, mentre per Oluce, sempre in coppia con Nicola De Ponti, disegna la lampada Plateau, selezionata per l’ADI Design Index 2010.
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