Jean Prouvé (1901-1984) è stato un designer e architetto francese, nonché uno degli esponenti più influenti del movimento moderno. Jean Prouvé nasce a Nancy; suo padre Victor è un pittore, scultore e incisore della scuola Art Nouveau: un artista molto versatile, che si dedica inoltre a diverse arti decorative, progettando e realizzando arredi, opere in vetro e in ceramica, rilegatura,… Jean Prouvé cresce dunque in un ambiente in grado di favorire la sua creatività e il suo interesse nell’applicazione di diversi materiali: prima di iscriversi alla scuola di ingegneria, ha l’occasione di formarsi come fabbro e la sua conoscenza approfondita dei metalli sarà sempre alla base del suo lavoro, nel corso di tutta la sua carriera.Una volta diplomato, nel 1923 apre un laboratorio, dove si dedica alla progettazione e produzione di mobili moderni in metallo; nel 1947 al laboratorio si affianca una fabbrica vera e propria, che Prouvé lascerà otto anni dopo a causa di divergenze con gli azionisti di maggioranza. In questi anni collabora con alcuni dei più noti designer francesi della sua epoca, tra cui Le Corbusier e Charlotte Perriand. Le sue scaffalature per i dormitori della Cité internationale universitaire de Paris, progettata con Perriand e l’artista Sonia Delaunay nel 1952, sono forse gli esempi più noti tra le sue collaborazioni lavorative. Negli anni a seguire si occupa anche di consulenze per grandi progetti architettonici parigini: nel 1971 è proprio Prouvé, in qualità di presidente di giuria, a sostenere la scelta del progetto di Renzo Piano e Richard Rogers per il nuovo Centre Pompidou.Per quanto riguarda il suo lavoro di designer, Prouvé ha progettato oggetti di diversa natura, dai tagliacarte alle lampade, fino alla ferramenta per porte e finestre e si è dedicato anche alla progettazione di elementi prefabbricati, modulari, e di allestimento espositivi, sempre con un occhio di riguardo all’ottimizzazione dei processi produttivi a livello industriale. Dal 2002, in collaborazione con gli eredi Prouvé, Vitra si occupa della ristampa dei progetti del grande designer francese. Ciascun progetto rivela l’approccio da ingegnere di Prouvé: la sedia Standard (1934) ha le gambe anteriori in tubolare di acciaio, mentre quelle posteriori sono progettate in lamiera pressopiegata, per garantire un miglior supporto del peso, che si scarica appunto sulle gambe posteriori; il Tabouret Solvay (1941) è uno sgabello in cui gli elementi strutturali e portanti sono esplicitamente visibili, con quattro gambe sostenute da un elemento centrale in acciaio; Potence (1950) è una lampada girevole dalla forma semplice ed essenziale, progettata per la “Maison Tropicale”, prototipo di edificio prefabbricato per le colonie francesi.
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