Isamu Noguchi (1904-1988) è stato uno degli scultori più importanti e acclamati dalla critica del XX secolo. Nasce a Los Angeles da madre americana e padre giapponese, vive la sua infanzia in Giappone, quindi si trasferisce nuovamente negli Stati Uniti. Qui intraprende gli studi medici e, in contemporanea, segue corsi serali di scultura: incoraggiato dal suo maestro Onorio Ruotolo, decide di interrompere l’università e di dedicarsi esclusivamente all’arte. Nel 1926 Noguchi assiste alla mostra personale di Constantin Brancusi alla Brummer Gallery di New York e rimane come folgorato: grazie ad una borsa di studio di John Simon Guggenheim, si trasferisce per due anni a Parigi per lavorare proprio nello studio di Brancusi, dove produrrà opere altamente espressive, liriche, emotive in uno stile tendente all’astrattismo. Tornato negli Stati Uniti, riparte molto presto, di nuovo grazie ad una borsa di studio. Stavolta Noguchi decide di andare in Messico, attratto dal muralismo: qui ha l’occasione di imparare dal grande Diego Rivera, collaborando alla decorazione del Mercado Abelardo Rodríguez di Città del Messico.Nel 1938 gli viene offerta la commissione per una grande scultura dedicata alla libertà di stampa per la facciata dell’edificio dell’Associated Press nel Rockefeller Center di New York. Noguchi inizia da qui in poi a dedicare sempre più tempo a progetti site-specific che permettano di integrare la progettazione scultorea all’interno di uno spazio. Le sue sperimentazioni includono scenografie teatrali (in particolare per la compagnia di danza Martha Graham), parchi giochi (come quelli progettati negli anni Sessanta con l’architetto Louis Kahn) e giardini. L’Isamu Noguchi Garden Museum (oggi noto come The Noguchi Museum), istituito e progettato dall’artista a Long Island City, ha segnato il culmine del suo impegno per gli spazi pubblici. Il museo è collocato all’interno di un edificio industriale degli anni Venti, nei pressi dello studio in cui l’artista lavorava, ed è immerso in un giardino di sculture. Dopo la sua morte, per rispettare le sue volontà, anche lo studio che aveva a Mure, in Giappone, è stato trasformato in un Garden Museum.Noguchi è stato attivo anche nel campo del design d’interni. Degni di nota sono l’iconico tavolo con ripiano in vetro e base in legno, il Noguchi table, prodotto da Herman Miller a partire dal 1947 (e dal 1984 prodotto e commercializzato da Vitra per il mercato europeo) e le sculture di luce Akari, realizzate a partire dal 1951 e, ancora oggi prodotte in modo artigianale con carta giapponese.
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