La vita di Josef Frank potrebbe essere meravigliosamente caratterizzata come sempre in movimento. Passando con disinvoltura dall’architettura e dal design di mobili alla vetreria, all’illuminazione e alla lavorazione dei metalli, il suo era un eclettismo alimentato dalla curiosità. E niente cattura questa immaginazione vagante meglio dei suoi tessuti… celebrativi e vibranti, ridefiniscono il modernismo svedese. Producendo oltre 200 motivi tra il 1909 e il 1950, i disegni di Franks sfidavano la sensibilità contemporanea offrendo un gradito contrasto con le restrizioni lineari e reticolari che definivano il modernismo, il Bauhaus e altri. “Ogni uomo ha bisogno di un certo grado di sentimentalismo per sentirsi libero”, ha detto Frank… “Via gli stili universali, via l’equiparazione tra industria e arte”. Ed è proprio qui che risiede la sua magia: schemi quasi architettonici nella loro generosa scala, che mostrano un affetto per l’artigianato e conciliano tradizioni storiche apparentemente disparate e invenzioni moderne.Provenienti dagli archivi dello Svenskt Tenn di Stoccolma, la “casa” creativa di Frank dal 1933 fino alla sua morte nel 1967, i 9 motivi che Brunschwig porta in America catturano la visione di Frank al suo massimo splendore. Le linee e i punti sfumati del Dixieland vibrano e si muovono… la ripetizione quasi irriconoscibile delle Hawaii ci lascia con una meravigliosa estetica freeform. Tutti invitano all’emozione, ispirano comfort e una libertà d’uso che Frank ha descritto al meglio: “La casa non deve essere pianificata nei dettagli, ma solo messa insieme da pezzi che i suoi abitanti amano”.
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