Ueli Berger nasce a Berna nel 1937 in una famiglia vicina al mondo dell’arte. Dopo un apprendistato come pittore, nel 1960 comincia una formazione in progettazione di mobili e architettura d’interni presso Hans Eichenberger, che avrà una grande influenza sugli inizi della carriera del giovane designer. Tra il 1965 e il 1969 dirige la sezione design e sviluppo presso la ditta Troesch a Berna. A partire dalla metà degli anni Sessanta è attivo anche come artista, prende parte a diverse mostre d’arte ed è membro del gruppo avantgarde „Bern 66“. Nel corso della sua carriera da artista realizza una serie di mostre personali e di mostre collettive in Svizzera e all’estero. Tra le sue opere vi sono installazioni, oggetti, fotomontaggi e lavori su carta. La sua opera completa è da considerarsi multidisciplinare, rivolgendosi anche verso gli ambiti dell’architettura e del design, gioca con il tema della luce, del movimento e della relazione tra superficie e spazio.A partire dagli anni Settanta realizza progetti artistici su edifici e in luoghi pubblici, così come interventi su oggetti in demolizione. Oggetti di vario tipo presenti nello spazio pubblico sono spesso stati il punto di partenza per le sue installazioni, come nel caso della cosiddetta „Skulptur für Fussgänger“ (Scultura per pedoni), realizzata per l’8. esposizione svizzera di scultura a Bienne (1986). Come designer – soprattutto come designer di mobili – è riconoscibile un chiaro sviluppo nel suo approccio lavorativo tra la produzione iniziale e quella successiva. Legato in un primo momento alla cosiddetta „gute Form“ („buona forma“), quindi a un modo di lavorare funzionale ed economico, sviluppa col tempo un approccio più giocoso e sperimentale. Quest’ultimo contraddistinguerà la sua collaborazione a vita con sua moglie Susi Berger.
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